Dario libera Daniele dalla fossa dei leoni
Dario libera Daniele dalla fossa dei leoni
dati tecnici
Dimensione: 490 X 480 cm
Datazione: 1938
Tecnica e materiali: pittura a encausto in intonaco
collocazione
Piano terzo, Corte d’Appello, Seconda Sezione Civile – Terza Sezione Civile, aula B, parete di fondo.
Descrizione e notizie storico-critiche
Il dipinto appartiene alla decorazione del Palazzo realizzata da diversi artisti individuati da Piacentini tra il 1937 e il 1939. L’opera è firmata. La Ginex (1996) riferisce inoltre come Ferrazzi e Carrà siano gli unici autori ad avere avuto due aule a loro disposizione e ricorda un’altra opera di Ferrazzi, a mosaico, tuttavia non eseguita, che avrebbe dovuto, secondo lo Schema del 1936, decorare il fondale dell’ambulacro della Corte d’Apello. Questa fu tra le opere criticate di giudaismo in relazione alle leggi razziali dal primo Presidente della Corte d’appello Preda.